Grosotto

Altitudine 602
Abitanti 1617


POSIZIONE
Grosotto si trova poco oltre Tirano in direzione di Bormio, al confine con la Svizzera. Comune del terziere superiore della Valtellina, appartenne alla pieve di Mazzo Piccolo alle porte della Val Grosina. Fanno parte del comune le frazioni Cà Modest, Piazza, Prada, Roncale, San Martino, San Sebastiano Alpe Piana, Dovère, frazioni in alpeggio. Confina con i paesi di Mazzo di Valtellina, Monno, Poschiavo e Vervio.

STORIA
Grosotto è uno dei più illustri e antichi paesi del terziere superiore di Valtellina. Insieme al comune di Grosio fu sicuramente frequentato fin da epoche remote e preistoriche. Lo provano le celebri incisioni rupestri scoperto nel 1966 sulla Rupe Magna che risalgono a quattro fasi preistoriche principali.
La rupe è posta presso il punto di confluenza della Val Grosina nell’alta Valtellina, in un’area che probabilmente ebbe un grande valore rituale in epoca preistorica e fino al VI sec. a.C., per poi diventare centro d’insediamento permanente.
ll nome del paese, che compare per la prima volta in un documento del 1080, è ROSETUM. Ebbe come primi abitanti i Liguri, ai quali si sostituirono gli Umbri, gli Etruschi, i Reti e i Celti. In seguito, al tempo dell’imperatore Augusto, tutta la Valtellina venne occupata dagli eserciti romani.
Nel 1487, durante la prima scorreria del Grigioni in Valtellina, fu uno dei pochi paesi risparmiati dal saccheggio degli oltremontani che, secondo la tradizione, si sarebbero placati davanti al popolo uscito loro incontro in processione. Il fatto fu attribuito all’intervento prodigioso della Vergine.
Nel 1512 i Grigioni occuparono la Valtellina; nel 1513-14 seguirono carestia e peste in tutta la Valle. Nelle guerre che seguirono Grosotto subì gravi danni: una prima volta nel settembre del 1620 quando fu saccheggiato e in gran parte dato alle fiamme dalle truppe reto-svizzere, che scendevano dai paesi del Bormiese verso Tirano nel tentativo di domare la ribellione e riconquistare la valle; una seconda e più grave devastazione la subì con l’incendio che vi appiccarono il 3 luglio 1635 le Truppe del Rohan mentre incalzavano lo sconfitto Fernamont.

PUNTI DI INTERESSE
- Chiesa Parrocchiale di Sant’Eusebio: la chiesa risulta già esistente nel 1257, fu consacrata nel 1477. Ristrutturata nel 1684, fu in gran parte rifatta tra il 1699 e il 1707 su progetto del luganese Bartolomeo Solari.
- Palazzo Omodei: caratterizzato da armoniche proporzioni volumetriche, denota una certa semplicità nelle forme, con una pianta rettangolare e sviluppo per quattro piani, coperti a padiglione, con un’orditura in legno e manto in "piode" (lastre).
- Santuario della Beata Vergine delle Grazie: fu iniziato nel 1487 e consacrato nel 1490. La sua edificazione fu un atto di ringraziamento alla Madonna, che aveva preservato il paese dal saccheggio durante la prima incursione delle milizie delle Tre Leghe Grigie.

COSA FARE
Al parco Prati di Punta, realizzato ai margini del paese, in prossimità del fiume Adda, è possibile praticare la pesca sportiva in uno dei suoi due piccoli laghi creati artificialmente. La vicina Val Grosina offre inoltre la possibilità di effettuare numerose escursioni e passeggiate nei vari alpeggi e presenta interessanti soluzioni per gli appassionati della mountain-bike, che possono trovarvi percorsi di grande bellezza panoramica.

FESTIVITA'
- 01-08: il santo patrono di Grosotto è Sant'Eusebio.

LINK UTILI
- Comune di Grosotto

Foto Relative

Video Del comune




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